Napoleone è stato qui?

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Di Pier Luigi Feltri

Golferenzo è un comune di circa 180 abitanti dell’Oltrepò orientale. Nel 2023 è stato inserito nell’associazione “I Borghi più belli d’Italia” per la qualità del suo centro storico, il recente recupero architettonico e la valorizzazione del paesaggio vitato che lo circonda. Le sue origini risalgono a epoca antica: il toponimo è stato collegato da Alessandro Maragliano a radici celtiche, rifacendosi in partico- lare ai termini “goro” e “frin”, che significano rispettivamente “terra” e “monte”. Nel Medioevo fu legato all’abbazia di san Colombano di Bobbio; nel 1164 Federico Barbarossa lo pose sotto il dominio pavese. Nei secoli successivi passò ai Beccaria, ai Dal Pozzo e infine ai Belcredi, che vi mantennero ampie proprietà in loco anche dopo l’abolizione del feudalesimo. Secondo la tradizione il paese osservò il passaggio di un personaggio storico particolarmente illustre: Napoleone Bonaparte. A Golferenzo sorgeva un olmo, oggi scomparso, sot- to la cui ombra il condottiero si sarebbe fermato a riposare. Oggi come allora, il borgo presenta un impianto compatto, con case in pietra e vicoli acciottolati, e alcuni resti del sistema fortificato, tra cui una torre (inglobata nel palazzo Belcredi) che secondo la tradizione era utilizzata SANTI E BEATI di Daniela Catalano Marvelli operaio della carità come prigione. Presso il nucleo sommitale sorge la chiesa parrocchiale di san Nicola, che risale ai primi del Seicento, sebbene sia sul sito di un edificio più antico. Si affaccia su una piazzetta cinta da un muretto: un belvedere naturale, che offre una vista ampia sulle valli circostanti. La facciata è neoclassica, e la accom- pagna un campanile a pianta quadrata sormontato da una cupola a cipolla. All’interno si apre una navata unica con tre campate. Sul pulpito ligneo è visibile la lettera “N” cinta d’alloro. La somiglianza con il monogramma imperiale del Bonaparte ha alimentato la tradizione locale del passaggio di Napoleone; secondo altri si tratterebbe di un riferimento iconografico al patrono della chiesa. In via Brevio si incontra la chiesetta di san Mauro, punto di partenza del sentiero botanico didattico Pomorosso-Bosco Baccano. Durante l’anno Golferenzo ospita eventi che uniscono enogastronomia e cultura, come Convivium e Saxbere, che richiamano visitatori da tutto il territorio. Golferenzo è noto anche per la presenza di numerosi gatti che po- polano le vie del borgo, diventando parte del suo fascino. Alcuni pubblici esercizi, tra cui un albergo diffuso, contribuiscono al rilancio del paese.

pierluigi.feltri [at] gmail.com

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