L’ex Ilva è attenta all’impatto sociale

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L’azienda ottiene la certificazione

NOVI LIGURE – Lo stabilimento ex Ilva di Novi Ligure ha ottenuto la certificazione per la responsabilità sociale d’impresa ai sensi dello standard internazionale SA8000:2014. A renderlo noto è Acciaierie d’Italia in una nota ufficiale. Un’attestazione ricevuta anche dalla sede centrale di Milano e da tutti gli altri stabilimenti di produzione, che sono Taranto, Genova, Paderno Dugnano, Legnaro e Racconigi.

«Il raggiungimento di questo traguardo, che va a unirsi a numerose altre certificazioni ottenute dall’azienda in svariati ambiti – si legge nel comunicato ufficiale – è espressione concreta della volontà di Acciaierie d’Italia di porre la massima attenzione non soltanto alle variabili che valorizzano il prodotto sul piano tecnico-qualitativo ed economico, ma anche agli aspetti di impatto sociale delle attività svolte». Risultati che al momento interessano poco agli operai dei vari siti sparsi da Nord a Sud, con le realtà che fanno parte dell’indotto legato alla fabbrica “madre” in Puglia che hanno deciso di uscire da Confindustria Taranto.

Negli scorsi giorni, gli operai dello stabilimento avevano votato a larga maggioranza per la nazionalizzazione degli impianti e la ricapitalizzazione del gruppo in occasione di un referendum interno indetto dai sindacati. Un voto che vuole spingere per l’ingresso di Invitalia nella compagine societaria, che in base agli accordi attuali dovrebbe rilevare il 60% delle quote a partire dal 2024, e l’uscita dei franco-indiani di ArcelorMittal. Una cosa è certa.

Se Taranto è in crisi, tutti gli altri stabilimenti lo sono di conseguenza e tra questi pure Novi.

Dei 620 lavoratori al momento sotto contratto in provincia di Alessandria, in un sito che viaggia ai minimi storici a livello di produzione, 150 vengono fatti ruotare ogni giorno a causa della cassa integrazione straordinaria attualmente in essere, firmata anche unilateralmente dall’azienda e non dai sindacati, e che rimarrà in vigore fino a fine marzo 2023.

Luca Lovelli

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