La Madonna ci porta verso il Figlio Gesù
La festa del Carmine nella chiesa di San Michele a Tortona. La celebrazione con il vescovo e la processione serale nel centro della città
TORTONA – Mercoledì 16 luglio è stata celebrata la festa della Madonna del Monte Carmelo nella chiesa di San Michele, che sorge lungo la via Emilia, accanto al Paterno, Casa madre dell’Opera Don Orione. Al suo interno è conservata una bella statua raffigurante Maria che appare a san Simone Stock, risalente al 1844, davanti alla quale tante volte si fermò a pregare con fede don Orione. La Messa solenne delle ore 18 è stata presieduta dal vescovo Mons. Guido Marini che è stato accolto da don Flavio Peloso, direttore del Paterno, il quale lo ha ringraziato a nome della famiglia orionina e di tutti i numerosi fedeli. Il vescovo, a sua volta ha espresso gratitudine e riconoscenza a don Peloso, ai sacerdoti presenti – don Alessandro D’Acunto, don Pietro Bezzi, don Augusto Piccoli e don Paul Kabore – e al vicario foraneo don Paolo Padrini, insieme alla gioia di poter pregare la Madonna del Monte Carmelo a lui tanto cara. Nell’omelia Mons. Marini si è soffermato sulle letture del giorno e in particolare sulla pagina del Vangelo di Luca, nella quale l’evangelista annota che alcuni volevano mettere a morte Gesù. «Quelli di cui si parla, in realtà, – ha detto – siamo tutti noi, perché, a volte, magari inconsapevolmente, ci comportiamo allo stesso modo. Per esempio quando non ascoltiamo Gesù, ci dimentichiamo, di Lui, rimaniamo distanti dai sacramenti e dall’Eucaristia». Nel giorno della festa della Madonna del Carmine, dopo aver riconosciuto la tentazione di mettere a morte il Signore, il vescovo ha esortato è chiedere a Maria che «sia per noi aiuto e protezione per raggiungere il santo monte che è Cristo Signore». La Madonna, come ha spiegato il vescovo, risponde a questa preghiera, ripetendo a ciascuno tre parole che scaturiscono proprio dalle letture della festa. La prima parola individuata è l’invito a seguire Gesù, ascoltarne la parola, abbracciare la sua volontà, in modo che davvero la sua vita sia la nostra. La seconda parola della Vergine Maria è l’invito a pregare. Pregare senza stancarsi, aprendo il cuore a Gesù e rimanendo in dialogo con Lui. Infine, la Madonna sussurra alle orecchie e al cuore l’invito a operare il bene. Proprio quello che per don Orione è diventato lo slogan della sua vita e di quanti gli erano affidati: “Fare il bene sempre, fare il bene a tutti, il male a nessuno”. «Nel giorno della festa del Carmelo, – ha affermato Mons. Marini – la Madonna mette nel nostro cuore queste tre parole, ce le ricorda e ci aiuta a viverle: seguire, pregare, operare il bene». Sono il segno della protezione e dell’aiuto che Lei vuole darci per raggiungere il Signore e avere al centro della vita e del cuore, il nostro tutto che è Gesù. Prima della benedizione finale, il vescovo e i sacerdoti si sono portati davanti all’effigie nella navata laterale per recitare la preghiera alla Madonna del Carmelo, accompagnati dai canti della corale del “Sacro Cuore” di Tortona, diretta da Nicolò Gadaleta, che ha animato la liturgia. In serata, alle ore 21, la festa è proseguita con la tradizionale processione per le vie del centro, durante la quale è stato pregato il S. Rosario, intercalato dai canti mariani accompagnati dalla banda musicale “Don Orione” di Borgonovo Valtidone. Alla fine, nella piazzetta antistante la chiesa di San Michele, don Flavio Peloso ha impartito la solenne benedizione e ha rivolto parole di ringraziamento ai confratelli e a tutti i presenti. Per concludere in bellezza è stato offerto il “caffè di Don Orione” e delle fresche bevande.
d.c. (Foto: Claudia Nalin)