Il Rosario insieme
Di Arianna Ferrari e Andrea Rovati
LEI
Ogni coppia ha svariate dinamiche rispetto alle cose. C’è da occuparsi delle questioni domestiche, districare qualche imbroglio familiare o lavorativo ma oggi vorrei soffermarmi sul fatto che nel matrimonio esiste anche un percorso spirituale che richiede cura, sintonia e complicità. Non se ne parla tanto, ma credo sia un elemento centrale. Per affrontare questo tema approfitto del fatto che sia il mese di Maggio; mese che – come tutti noi sappiamo – è dedicato alla Vergine Maria e nel quale si celebra la Madonna di Fatima (a noi molto cara). La spiritualità implica sia dei momenti individuali, del singolo, nei quali si è cuore a cuo- re a parlare con il Cielo, sia dei momenti condivisi. Del resto la prima Chiesa è proprio la famiglia. Nelle nostre frenetiche giornate, i viaggi in auto occupano un bel po’ di tempo e forse è proprio quello lo spazio in cui io e Andrea ci dedichiamo alla preghiera personale. Tuttavia ci fu un anno in particolare che proprio nel mese di Maggio ci siamo trovati a vivere contemporaneamente una serie di difficoltà in cui nessuno dei due poteva essere di grande supporto all’altro. Sono quei momenti in cui ci si sente brancolare nel buio eppure nel silenzio e nel cuore la luce c’è. Se ci credi lo dovresti sapere sempre ma è quando il terreno vacilla che ti affidi veramente. Fu in quel difficile Maggio che iniziammo a pregare il Rosario insieme tutti i giorni e fu così bello che ancora oggi lo recitiamo con gioia.
arifer.77 [at] libero.it
LUI
Il mondo moderno ci fa credere che il tempo non passi mai, come se potessimo disporre a piacimento del calendario secondo le nostre voglie. In fondo sappiamo che piegare la realtà al nostro volere è un’illusione ma ci sembra di non avere di meglio e andiamo avanti in modo spesso grottesco e comunque sempre disperato, guidati da nessuno o da chissà chi. C’è però un’alternativa per intendere il tempo e la Chiesa da 2000 anni ce lo insegna col susseguirsi di Quaresima, Pasqua, Ascensione e così via… ciascuna con le sue peculiarità. Se ci entriamo non ci perdiamo come Alice nella tana del Bianconiglio dove ben presto smarrisce la capacità di distinguere il vero dal falso e da cui non riesce più a fuggire. Se ci entriamo troviamo innanzitutto chi ci guida, la vita ci si apre dinnanzi in modo nuovo, una Grazia ci conduce e non ci fa perdere nel labirinto del mondo e chi lo ha fatto prima di noi, i santi, ci accompagna. Inizia il mese di Maggio, la natura e-splode nella sua meraviglia e il popolo cristiano dedica tradizionalmente questo tempo a Maria. Anche io e Arianna proviamo a muovere qualche passo in quella direzione; dapprima un po’ titubanti poi sempre più contenti e consapevoli, ci accorgiamo che il Rosario recitato insieme ogni giorno non è solo una devozione ma che è Grazia che opera, è atto costitutivo di noi stessi, della nostra famiglia e della Chiesa. Se ci lasciamo prendere per mano da Maria tutto cambia e il senso diventa evidente e infinito. De Maria numquam satis.
andrea.rovati.broni [at] gmail.com