Il Papa ha ricevuto gli incaricati diocesani di Pastorale liturgica
Il 17 novembre a Roma presente don Claudio Baldi
ROMA – Dal 17 al 20 novembre si è svolto a Roma, presso il Pontificio Istituto Liturgico di Sant’Anselmo, un corso internazionale di aggiornamento e di formazione per incaricati diocesani di Pastorale liturgica, che ha riunito responsabili liturgici provenienti da diverse Diocesi ed è stato accompagnato da un significativo incoraggiamento da parte di Papa Leone XIV, nell’incontro avvenuto il 17 novembre. Durante i giorni di studio, sono stati affrontati temi centrali legati alla liturgia con dei relatori d’eccezione, tra cui Mons. Vittorio Viola e Mons. Diego Ravelli. Il corso si inserisce in un quadro più ampio di attenzione della cura celebrativa nella Chiesa. Il Pontificio Istituto Liturgico, parte integrante dell’Ateneo Sant’Anselmo, è da tempo punto di riferimento per chi svolge un servizio liturgico nelle Chiese locali. Il corso, al quale ha partecipato don Claudio Baldi, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, rappresenta un momento strategico per tradurre nella prassi parrocchiale e diocesana la formazione liturgica teologica e pastorale. Il 17 novembre i partecipanti sono stati ricevuti in udienza da Papa Leone XIV nel Palazzo Apostolico Vaticano. Nel suo discorso il Pontefice ha richiamato la “duplice missione” dell’Istituto Liturgico: da un lato la fedeltà alla tradizione liturgica e al Concilio Vaticano II, dall’altro la necessità di innovare con slancio e creatività. Tra i punti chiave del suo intervento, il Papa ha evidenziato: la necessità di nuovi percorsi di formazione liturgica, non solo per i sacerdoti ma anche per i laici, in modo che la conoscenza del significato teologico dei riti possa crescere in tutte le comunità e l’importanza di preparare adeguatamente i lettori delle Scritture, di promuovere una dizione chiara e una buona formazione perché la proclamazione diventi strumento di partecipazione attiva. Ha anche rivolto un appello a non trascurare la dimensione della Liturgia delle Ore e dei gruppi liturgici parrocchiali, che possono dare nuova vita alle comunità ecclesiali, se ben formati e sostenuti. Il Pontefice, infine, ha invitato a mantenere “decorosa, attenta alle diverse sensibilità e sobria nella sua solennità” la celebrazione liturgica, conciliando il bisogno di bellezza con la sobrietà e ha sottolineato la continuità con le indicazioni della Lettera apostolica Desiderio desideravi, che raccomanda la diffusione della conoscenza liturgica “in modo accessibile… perché ogni fedele cresca nella conoscenza del senso teologico della liturgia”.

