Il fascino sempiterno delle perle

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di Patrizia Ferrando

Provo sempre un’impressione di gentilezza ed eleganza quando vedo una donna, giovane o meno, che indossa delle perle. Le considero il gioiello delle buone maniere e la loro bellezza si accosta a ricchezza di rimandi simbolici.

Fino al XIX secolo le perle presenti sul mercato erano esclusivamente naturali. In Medio Oriente, Golfo Persico, India e dal Mar Rosso, le ostriche venivano pescate immergendosi in apnea sul fondale per poi aprirle per cercare la perla.

Pensando che non è possibile sapere in anticipo se l’ostrica conterrà la perla e di che dimensioni sarà, i ritratti di dame che indossano molteplici fili di perle tutte dello stesso calibro, fa presumere un gran numero di “scarti” e l’inestimabile valore.

Dobbiamo al giapponese Mikimoto la grande intuizione della perla coltivata, anche se erano stati già effettuati esperimenti sul processo naturale di deposizione di carbonio, calcio e conchiolina che formano la perla. Le perle coltivate permisero l’abbattimento dei costi.

Sono tra gli ornamenti più raffinati e versatili (ricordate le perle di Coco Chanel?), sono simbolo di perfezione data dalla loro forma sferica, e di bellezza, nell’antica Roma erano dedicate a Venere.

Le perle stabiliscono un legame curioso e profondo, quasi fisico, con la donna a cui vengono regalate, meglio se da una persona vicina e speciale; essa dovrà impegnarsi a indossarle frequentemente.

Essendo composte dal quattro per cento di acqua e avendo una superficie porosa, tendono con il tempo a inaridirsi, pertanto il contatto con la pelle fornisce loro l’umidità necessaria per reintegrarle.

Una leggenda araba spiega l’esistenza delle perle affermando che si tratti di gocce di rugiada finite sul fondo del mare e bevute dalle ostriche durante una notte di luna piena. In tempi remoti uomini e donne adornavano il proprio corpo con le perle, considerandole un talismano dai mille poteri: indossare le perle rendeva più salde le amicizie, placava l’ira verso il prossimo ed erano simbolo dell’amore più puro.

Superlative con gli intramontabili “little black dresses”, le perle sono da considerarsi gioielli da giorno, quindi si possono indossare da mattino a sera, e perfino ai funerali.

La parure, diremmo “da sciura”, composta da collana, orecchini, anello e bracciale è andata in disuso. Risulta invece molto elegante abbinarne due pezzi: collana con orecchini o bracciale.

La collana abbinata agli orecchini rappresenta la scelta migliore con abiti formali, cercando di unire la forma e dimensione per creare un effetto estetico raffinato.

I soli orecchini di perle sono emblema di eleganza per eccellenza, anche se si indossano camicia e pantaloni di taglio semplice.

patrizia.marta.ferrando@gmail.com

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