Francesco tocca con mano Dio osservando la natura

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La celebrazione nel santuario francescano di Voghera e l’offerta dell’olio per la lampada votiva al santo

VOGHERA – Come tradizione, nel santuario di Nostra Signora delle Grazie, retto dai frati minori, è stato festeggiato solennemente san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e testimone senza tempo di pace e fraternità. La Messa di venerdì 3 ottobre alle ore 11, presieduta dal vescovo Mons. Guido Marini, è stata concelebrata da pa- dre Cristoforo Paszkiewicz, guardiano del convento, dal confratello padre Pietro Morz, da mons. Marco Daniele e da altri sacerdoti della comunità pastorale. A riempire la navata, le voci e gli sguardi degli alunni degli istituti scolastici “Santa Caterina” e “Santachiara”. Alla cerimonia hanno partecipato anche numerose autorità civili e militari, tra cui il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli, il comandante della Polizia municipale Mauro Maccarini, il comandante della Guardia di finanza Renato Ialongo, il maresciallo Vincenzo Accetta, comandante della stazione dei carabinieri. Nel corso della celebrazione, l’amministrazione comunale ha donato alla comunità francescana un quantitativo di olio destinato alle famiglie bisognose, assistite dal santuario, punto di riferimento per molte persone in difficoltà. Un momento particolarmente toccante è stato l’accensione della lampada votiva, compiuta con e- mozione dal sindaco insieme al vescovo e a padre Cristoforo. Durante l’omelia, Mons. Marini si è rivolto ai numerosi bambini presenti, invitandoli a ripetere durante la giornata la semplice preghiera «Gesù, tu sei buono», come gesto di riconoscenza e cammino di conversione. Il vescovo ha poi centrato la sua riflessione sulla «bontà di Dio e sulla necessità di pace nel mondo», sottolineando come «la creazione sia un segno tangibile della bontà divina.» Richiamando la figura di san Francesco, ha evidenziato che «il santo tocca con mano Dio, osservando la natura» e che «la sua conversione nasce dall’incontro personale con Cristo nel Vangelo.» Così, tra il canto dei bambini e la preghiera condivisa, la festa di San Francesco si è trasformata in una lezione silenziosa di fiducia: riconoscere la bontà di Dio nel creato, negli altri, nella vita quotidiana. Un messaggio che continua nel gesto semplice di chi, guardando il cielo, sa ancora ripetere: “Gesù, tu sei buono”.

Suor Roberta Cucca

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