È suonata la campanella nel “nuovo” “San Giuseppe”

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Il 10 settembre, primo giorno di scuola, il vescovo ha accolto gli alunni nell’istituto che è ora diocesano. Sabato scorso, invece, l’incontro con la direttrice Cristina Montagnoli per presentare l’offerta formativa dell’O.D.P.F. “Santachiara”

TORTONA – Il primo giorno di scuola quest’anno all’istituto “San Giuseppe” è stato un momento speciale e indimenticabile. Per la prima volta ad attendere i bambini e i ragazzi, che frequentano dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado, non c’erano più le suore salesiane che per anni hanno gestito la struttura e che per mancanza di ricambio generazionale hanno lasciato Tortona. Come annunciato nei mesi scorsi, la scuola dal 1° settembre è entrata ufficialmente a far parte della grande famiglia dell’Opera Diocesana Preservazione della Fede (O.D.P.F.) “Santachiara” di Tortona. E per questo motivo, lo scorso 10 settembre a dare il benvenuto agli studenti c’era il vescovo Mons. Guido Marini insieme alla direttrice del “Santachiara” di Tortona, Cristina Montagnoli, con tutto il corpo docente che prosegue nella missione educativa. In particolare, i bambini di prima elementare sono stati i protagonisti di una commovente cerimonia di accoglienza che ha visto la presenza delle maestre, dei genitori e dei compagni di quinta elementare. Per iniziare alla grande, i “nuovi” bimbi sono stati avvolti in un caloroso abbraccio e hanno potuto conoscersi tra loro, prima di essere accompagnati nelle classi. Montagnoli ha ringraziato le famiglie per la fiducia accordata alla scuola diocesana e ha sottolineato la volontà di continuare a camminare nel solco tracciato dalle salesiane, puntando a un percorso educativo cristiano e attento alle esigenze di tutti. Anche il vescovo ha rivolto un caloroso saluto ai presenti e ha ringraziato la direttrice e tutti gli insegnanti per la professionalità e l’amore che sanno trasmettere alle nuove generazioni. Poi, nella mattinata di sabato 13 settembre, nell’aula magna del “San Giuseppe”, si è svolto l’incontro di inizio anno scolastico dell’O.D.P.F. “Santachiara” di Tortona nel quale tutto il personale dell’istituto diocesano ha dato il “benvenuto” ai nuovi colleghi del “San Giuseppe”. «L’appuntamento ha avuto come scopo quello di far sentire tutti parte di una stessa comunità educativa – ha precisato la direttrice – e avere uno sguardo comune su ciò che ci attende». È stata l’occasione per conoscersi meglio e scoprire le attività che fanno capo all’ente diocesano nella scuola. Complessivamente il “Santachiara” impegna 100 lavoratori dipendenti, oltre ai collaboratori esterni e accoglie quotidianamente quasi 900 utenti che accedono ai diversi servizi sul territorio. Ad avviare i lavori è stata la direttrice che in modalità interattiva ha coinvolto i referenti delle varie attività nella presentazione dei diversi ambiti di azione, per incoraggiare così potenziali sinergie tra i diversi settori. Ha illustrato la storia degli ultimi 20 anni del Santachiara che è progressivamente cresciuto con l’avvio della scuola alberghiera e del benessere, la formazione per adulti occupati e disoccupati, il percorso di diploma professionale. Nel 2017 vi è stato l’ampliamento del settore infanzia con il partenariato pubblico privato per la gestione degli asili nido comunali di Tortona. Nel 2018 l’apertura della sede di Serravalle Scrivia e l’accreditamento dei servizi al lavoro con cui il “Santachiara” diventa soggetto attuatore di politiche attive. Nel 2024 l’ingresso dell’Asilo “Vittorio Cauvin” di Vignole Borbera (scuola materna e micronido) e, infine, l’acquisizione del “San Giuseppe”. Sono intervenuti Elisa Ponassi, referente scuola alberghiera indirizzo cucina, Paola Repetto, referente scuola alberghiera indirizzo sala bar, Francesca Zelaschi, coordinatrice e progettista, Serena Rossi, case manager dei servizi al lavoro, David Barbaglia, psicologo referente per la disabilità, Silvia Pachomoff, coordinattrice didattico pedagogico del settore infanzia, Serena Calabrese, coordinatrice dell’istituto “Cauvin” ed Enrica Granaglia, preside del “San Giuseppe”. Era presente anche il vicario generale della Diocesi, don Francesco Larocca, presidente e legale rappresentante dell’O.D.P.F. che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di un lavoro di squadra che vada oltre i doveri formali, promuovendo il senso di famiglia e comunione tra i colleghi, indipendentemente dalle sedi. «Questo approccio familiare e collaborativo – ha detto don Larocca – si traduce in un beneficio diretto per le persone con cui si interagisce quotidianamente, siano essi minori, disoccupati o disabili». Infine, ha posto l’accento sul ruolo della fede cristiana e dell’appartenenza a una realtà ecclesiale come supporto fondamentale per svolgere al meglio il lavoro nell’ottica della co- munione e della crescita personale. Don Larocca ha concluso ringraziando tutti coloro che lavorano per l’ente, perché «il loro operato è prezioso per il territorio e produce ricchezza sociale». Al termine è stato possibile visitare i locali del “San Giuseppe” e creare un clima più informale tra gli insegnanti e gli operatori dei vari settori.

Daniela Catalano

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