“DOC. Nelle tue mani”

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“DOC. Nelle tue mani”, serie prodotta da Lux Vide e targata Rai Fiction, va in onda su Rai1 dal 26 marzo per 4 serate ed 8 puntate ed è sempre disponibile su RaiPlay. I primi episodi hanno superato gli 8 milioni di spettatori nella prima serata di Rai1 frequentata da un pubblico esigente che, in questo delicato momento, ha bisogno forse di trovare sicurezza proprio in chi indossa un camice bianco. A colpire è soprattutto la storia vera cui è ispirata la serie, quella del primario Pierdante Piccioni che dopo un incidente ha perso la memoria e ha raccontato la sua vicenda nei libri “Meno Dodici” e “Pronto Soccorso” editi da Mondadori. Tornato al lavoro, oggi è in prima linea nel lodi-giano, tra le zone più colpite dal Coronavirus, e appare anche nella fiction. Proprio per l’emergenza sanitaria, a riprese quasi ultimate, la fiction si è dovuta fermare e per il finale si dovrà aspettare l’autunno. Nel complesso è un prodotto che aspira a quel mix di matrice americana tra racconto realistico e dramma sentimentale che si conferma formula gradita, dati i precedenti (da “E.R. Medici in prima linea” a Grey’s Anatomy” e altri). Il protagonista è Andrea Fanti (Luca Argentero), primario tanto bravo quanto gelido nei modi, che sopravvive al colpo alla testa sparatogli dal padre di un paziente mor-to, forse, per negligenza. Il dottor Fanti di Argentero acquista credibilità man mano che passano i minuti e questo è un segnale positivo che però viene spesso contrastato dalla volontà degli sceneggiatori di creare troppi risvolti in una storia che, ispirandosi proprio ad un fatto realmente accaduto, era già carica di spunti: l’idea che si debba ricominciare da capo e fare i conti, nuovamente, con dolori già elaborati, traguardi già superati, figli grandi. Il passo compiuto verso il modello americano rappresenta una scelta apprezzabile ma occorre stare attenti a non esagerare. La storia però emoziona e coinvolge: vediamo cosa ci riserveranno i prossimi episodi.

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