Viaggio di fede e speranza nella missione di Murayi

Visualizzazioni: 53

Dal 9 al 24 agosto in Burundi con “Ascolta l’Africa”

NOVI LIGURE – Il sagrato della chiesa di San Pietro sabato 9 agosto ha accolto un gruppo di volontari dell’associazione “Ascolta l’Africa” per una fotografia prima della partenza alla volta di Murayi, in Burundi. Con le inconfondibili magliette color granata, questi uomini e donne, tra cui molti giovani volti nuovi, si sono imbarcati in una missione di due settimane, spinti da un impegno concreto e da una fede incrollabile. A guidarli i fondatori dell’associazione, con la presidente Mària Saulino, Stefano Gabriele e Dante Buriolla, insieme a don Massimo Bianchi, parroco della Comunità “Madre Teresa di Calcutta”, che ha unito la sua esperienza a quella entusiasta dei ragazzi. Il viaggio ha avuto un significato speciale, grazie alla presenza di Gloria, una giovane di Murayi, che ha studiato in Italia grazie a una borsa di studio finanziata da una famiglia di Torino e che ha fatto ritorno a casa non solo come volontaria, ma come simbolo di quanto la missione può operare. La sua storia non è solo un racconto di successo individuale, ma un ponte tangibile tra due mondi, che mostra come la solidarietà, se concreta, può cambiare il destino di una persona e ispirarne molte altre. Le giornate in Burundi sono state scandite da un’intensa attività. I volontari hanno visitato e lavorato nei cantieri dei progetti in corso: l’acquedotto, i bagni e le nuove aule scolastiche, fondamentali per garantire un futuro migliore alla comunità. I giovani si sono dedicati con passione all’organizzazione di un campo estivo per centinaia di bambini, adattando giochi e attività allo spirito del luogo e creando momenti di gioia indimenticabile. La missione è stata anche occasione di profonda crescita spirituale. Ogni giorno, la preghiera e la Messa, celebrate da don Massimo, hanno rafforzato la comunione del gruppo. Particolarmente toccante è stata l’iniziativa “Un pasto per tutti”, un progetto che offre un pasto proteico mensile ai bambini. I volontari hanno assistito a una vera e propria lezione di dignità, vedendo i piccoli attendere in silenzio la preghiera prima di iniziare a mangiare. Nonostante la povertà, la gratitudine e la disciplina erano palpabili. Il bilancio del viaggio che si è concluso il 24 agosto è estato estremamente positivo. «È stata un’esperienza stupenda. – racconta Chiara, una delle volontarie che ha festeggiato il suo compleanno in Africa – Al momento del ritorno, nel preparare le valigie, i volontari hanno donato molti capi del loro abbigliamento agli amici africani, dimostrando un’empatia profonda. Hanno visto sorrisi e povertà, ma anche la dignità incrollabile che, nonostante tutto, non cede mai alla disperazione».

Vittorio Daghino

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *