Respirare sempre Cristo come la Vergine Maria
La festa della Madonna della Guardia il 29 agosto a Tortona. Il pontificale del card. Cantoni al mattino, la Messa e la processione con il vescovo al pomeriggio
TORTONA – Anche quest’anno, il 29 agosto il santuario orionino della Madonna della Guardia ha richiamato numerosi i suoi figli, le sue figlie e i fedeli devoti che hanno deposto ai piedi della Vergine le loro richieste per essere esauditi dal Figlio suo. Nella preghiera della novena è presente la frase: “Tu sei la nostra Madre, Tu sei dopo Gesù la nostra speranza…” e nell’anno giubilare che ha come titolo “Pellegrini di speranza” questa è la giaculatoria che maggiormente ha risuonato sulle labbra e nel cuore di coloro che hanno percorso il cammino di preparazione, arricchito dalle riflessioni di Mons. Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro. La sera della vigilia della festa dell’apparizione, malgrado la pioggia ininterrotta, è stata celebrata dal vescovo diocesano la Messa seguita dal tradizionale “Caffè di Don Orione”. Venerdì le Sante Messe sono state molto partecipate fin dal mattino presto, a cominciare da quella dei giubilei religiosi e sacerdotali presieduta dal superiore generale Padre Tarcisio Vieira. Alle ore 10.30, alla presenza di numerose autorità civili e militari e tanti fedeli, è stato il card. Oscar Cantoni, vescovo di Como, a presiedere il solenne pontificale animato dalla Corale del santuario diretta da Enrico Vercesi e accompagnata all’organo da Alberto Do. Nella riflessione il porporato ha sottolineato in particolare lo sguardo di Maria che «e- sprime una vicinanza che consola, rivela la stessa compassione di Dio che risana i cuori». «La nostra Madre – ha detto – ci guarda dall’alto in basso, non certo per giudicarci, ma per rialzarci quando siamo a terra, soprattutto quanto sperimentiamo solitudine, fallimento e vuoto». Nel pomeriggio, dopo la celebrazione del superiore provinciale don Giovanni Carollo, alle ore 17 è giunto in santuario il vescovo diocesano Mons. Guido Marini che ha presieduto l’Eucaristia. Nell’omelia il vescovo ha sottolineato la gioia e l’esultanza di Maria che riconosce la grandezza e la bellezza del Signore ed è non solo consapevole di aver incontrato l’amore vero ma diventa un tutt’uno con questo amore. Per riconoscere l’amore di Dio nella vita di ciascuno è necessario come ha detto Mons. Marini «respirare sempre Cristo». «Ascoltandone continuamente la parola, perché quando ascoltiamo la sua parola, noi respiriamo Cristo, respiriamo Gesù. – ha spiegato il vescovo – Vivendo la celebrazione eucaristica, perché quando la viviamo, come adesso, noi respiriamo Cristo. Prolungando la nostra preghiera personale nell’adorazione, perché, quando preghiamo, respiriamo Cristo. Incontrandolo nei nostri fratelli e sorelle più bisognosi perché, incontrando costoro, respiriamo Cristo. Stando attenti alle ispirazioni interiori del cuore al bene, perché quando stiamo attenti a queste ispirazioni, noi respiriamo Cristo». Al termine si è snodata la solenne processione fino al Duomo, accompagnata dalla banda dedicata a san Luigi Orione, giunta dal Cile. Dopo la recita del Credo, come voleva il santo, la statua ha fatto ritorno in santuario, dove è stata impartita la solenne benedizione eucaristica. Al termine il superiore generale padre Tarcisio Vieira, dopo aver ringraziato i presenti, ha ricordato con affetto il compianto rettore don Renzo Vanoi, che ha sempre dato lustro alla festa e al santuario che, come per il il fondatore, “deve essere il fiore più bello della Congregazione”. Un grazie sentito è stato rivolto a don Alessandro D’Acunto che in questi mesi, dopo la scomparsa di don Renzo, ha guidato il santuario e la parrocchia con tanta dedizione e con animo davvero paterno. Infine, è stato presentato don Luigino Brolese che succederà a don D’Acunto. Al termine, Mons. Marini ricordando una tradizione tipica di Fatima, ha chiesto a tutti i presenti di sventolare un fazzoletto bianco in segno di saluto e di affetto alla Madonna sulle note del canto “Noi vogliamo Dio”. La giornata si è conclusa con le ultime due celebrazioni, intervallate dallo spettacolo pirotecnico, presiedute da don Paolo Padrini vicario foraneo di Tortona e da don Costantino Marostegan parroco di Pozzolo Formigaro, ai piedi di Maria Regina della Guardia invocata come Madre di speranza.
Fabio Mogni (Foto: Luigi Bloise)