La Cantina “Terre” prova a salvare la vendemmia

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Il commissario nominato dal ministero invita i soci a conferire le uve. I sindacati lo sostengono. E i sindaci chiedono un incontro per avere un quadro più chiaro sul futuro

BRONI – La Cantina “Terre d’Oltrepò” prova a salvare la vendemmia dopo la nomina del commissario ministeriale, chiamato a risolvere la crisi della cooperativa vitivinicola più grande della Lombardia. Intanto, sul territorio si avvicina la raccolta delle uve rosse, leggermente anticipata dalle piogge degli ultimi giorni che hanno accelerato la maturazione. Alla Cantina di Broni ora l’obiettivo del commissario Luigi Zingone, nominato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy lo scorso 19 agosto, è quello di salvare almeno la seconda parte della vendemmia, visto che i conferimenti delle uve bianche sono stati molto bassi. Durante il primo incontro avuto con i soci, il commissario ha annunciato la possibilità per i produttori di sottoscrivere un contratto con la Spa per la vendita delle uve in cui vengono indicati subito il prezzo (con la cooperativa bisogna attendere l’estate successiva dopo l’approvazione del bilancio) e la scadenza di pagamento. Un modo per cercare di convincere i soci a conferire le uve, fondamentale per garantire la sostenibilità economica dell’azienda. I primi passi del commissario hanno convinto i sindacati e le associazioni di categoria. «Il commissario ha annunciato di aver individuato alcune partnership territoriali per sostenere l’operatività degli impianti, e di essere disponibile all’acquisto di uve in un’ottica strategica, per garantire i volumi minimi necessari alla continuità produttiva. – sottolinea la Uil – Ci conforta che abbia escluso, allo stato attuale, il ricorso ad ammortizzatori sociali per i dipendenti». Per la Cisl, il contratto con prezzi e tempi definiti «è una buona mossa in questa fase di incertezza e speculazione. In questo modo si cerca di rimettere la Cantina nelle mani dei soci». Mentre la Cia provinciale ribadisce che «il chiaro impegno del ministero e della Regione nell’individuare soluzioni che rinnovino le relazioni con i soci della cantina e ripristinino delle condizioni di fiducia crea le necessarie condizioni di discontinuità con la governance precedente». Infine, i sindaci Antonio Riviezzi (Broni), Lorenzo Vigo (Casteggio) e Anna Zucconi (Santa Maria della Versa), Comuni dove si trovano gli stabilimenti di Terre, hanno chiesto un incontro al commissario «con l’obiettivo di avere un confronto diretto e ottenere un quadro più chiaro sulle prospettive future e manifestare concretamente la disponibilità delle Amministrazioni a collaborare a un percorso capace di restituire stabilità e valore a un comparto strategico per l’economia locale».

Oliviero Maggi

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