Va all’asta il vecchio ospedale

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L’area di oltre 23 mila metri quadrati è dismessa da oltre 15 anni. Si parte da una base di 1,2 milioni di euro ma ne bastano 911.000

STRADELLA – Va all’asta, a fine luglio, per 1,2 milioni di euro, l’area di oltre 23 mila metri quadrati dell’ex ospedale di Stradella, dismessa da oltre 15 anni. La vendita è inserita in una procedura di liquidazione giudiziale seguita dal Tribunale di Pavia. L’area edificabile si trova tra viale Libertà e via Depretis, all’ingresso occidentale della città. Dopo la demolizione dei vecchi padiglioni dell’ex struttura ospedaliera “Sola Forni Gazzaniga”, oggi restano in piedi due fabbricati, l’edificio con vincolo storico-artistico dell’ex nosocomio e l’ex portineria-centrale termica. Il complesso è identificato nel Pgt come ambito di riconversione urbana, su cui il Consiglio comunale aveva approvato un piano di recupero, che prevedeva la demolizione di tutti i fabbricati a eccezione del nucleo storico vincolato, di circa 3.400 metri quadrati, con destinazione d’uso turistico-alberghiera, e la realizzazione di edifici multipiano, per 12.200 metri quadrati, nella porzione occidentale e settentrionale, per usi residenziale, terziario e turistico-alberghiero. Il soggetto attuatore, presentando garanzia fidejussoria, si era impegnato a realizzare anche una serie di opere di urbanizzazione, sia interne al comparto (per 819 mila euro), la viabilità e gli spazi pubblici, sia extra comparto (per 582 mila euro), la rotatoria all’incrocio tra via Vescola, via Achilli e l’accesso al nuovo ospedale (che le precedenti Amministrazioni avevano chiesto di realizzare subito per mettere in sicurezza la zona), un percorso pedonale di collegamento tra l’area e l’ospedale, la riqualificazione di spazi pubblici in via Depretis, la riprogettazione di via dei Tassi, da trasformare in un viale alberato, la riqualificazione del tratto di via Depretis, dall’incrocio con via dei Tassi a piazza Meriggi, con ampliamento del marciapiede. A oggi però, dopo quindici anni, il soggetto attuatore ha versato solo 214 mila euro per la monetizzazione delle aree e ha demolito i padiglioni dell’ex ospedale, mentre le opere di urbanizzazione sono rimaste al palo, tanto che nel 2021 il Comune ha fatto partire una diffida per la risoluzione della convenzione. L’area è da anni abbandonata e oggetto, nonostante gli accessi chiusi, di bivacchi abusivi. L’acquisto da parte di un nuovo compratore potrebbe far ripartire il recupero di una delle aree più suggestive della città: l’asta, a lotto unico, è in programma il 24 luglio alle 10, con una base di partenza di 1,2 milioni di euro, ma basterà un’offerta minima di 911 mila euro per aggiudicarsela.

Oliviero Maggi

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