Pronto soccorso e Dea: non ci sarà nessuna chiusura
La dichiarazione di Riboldi, assessore regionale alla Sanità
TORTONA – L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, lunedì scorso si è espresso chiaramente in merito al futuro di pronto soccorso e Dea (Dipartimenti di emergenza e accettazione) a Tortona. «Ribadisco ancora una volta, con molta chiarezza, – ha detto – che non ci sarà alcuna chiusura di pronto soccorso e Dea a Tortona, Ovada e ad Acqui Terme e neppure nelle altre province. Come detto la scorsa settimana, non è nei programmi della Giunta chiudere alcuna struttura: il nostro impegno, infatti, è sì realizzare i grandi ospedali, come il Parco della Salute di Torino e il nuovo di Alessandria la cui necessità è evidente a tutti, ma anche potenziare le strutture sul territorio per garantire a tutti i cittadini del Piemonte l’accesso alle cure e alle prestazioni migliori. Il resto sono strumentalizzazioni politiche del tutto lontane dalla realtà». L’allarme per la chiusura di Tortona si era diffuso dopo la diffusione degli esiti dello studio che la Regione Piemonte ha commissionato all’università “Bocconi” di Milano. In base a questo, infatti, sembrerebbe che a non salvarsi da un eventuale declassamento sarebbero proprio i pronto soccorso di Tortona, Ovada e ad Acqui Terme.