Padre Gérard apostolo del Sudafrica

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Di Daniela Catalano

Oggi, 29 maggio, cade la memoria liturgica del beato Jean Joseph Gérard, noto come l’apostolo del Lesotho, perché dedica a questo regno dell’Africa del Sud gran parte della sua vita, portando il Vangelo in mezzo alla popolazione dei Basotho. Nasce il 2 marzo 1831 in Francia, vicino a Nancy, nel villaggio di Bouxières-auxChénes. Trascorre l’infanzia nella fattoria di famiglia e, con l’aiuto del parroco, inizia gli studi per diventare sacerdote. Mentre è in seminario, resta colpito dai resoconti dei Missionari Oblati di Maria Immacolata e nel 1851 entra nella congregazione. Dopo il noviziato, è ordinato diacono dal fondatore, il futuro sant’Eugenio de Mazenod, che invia Gérard, all’età di 22 anni, nella missione di Natal in Sudafrica. Nel maggio 1853 il diacono parte per il suo campo di missione e non torna più in terra francese. Il 19 febbraio 1854 diventa sacerdote a Pietermaritzburg, in Sudafrica e comincia il suo ministero presso il popolo zulù. Nonostante gli sforzi, però, sembra non ottentere risultati e, deluso, nel 1862 Gérard si reca nel regno del Lesotho per diffondere il Vangelo tra il popolo Basotho. Compone un catechismo, un libro di lettura e una storia biblica nella lingua locale e traduce anche il Vangelo di Luca. Tutta l’opera evangelizzatrice di padre Joseph fra i Basotho è impostata essenzialmente sull’amore e sul rispetto; cura con pazienza gli ammalati e gli anziani, ottenendo così la loro stima e fiducia, fino a essere considerato uno di loro. Il beato è sempre pronto a mettersi in cammino per distribuire a tutti l’Eucaristia e per servire gli afflitti. La sua profonda devozione a Maria è accolta favorevolmente dai primi convertiti e la nazione è dedicata all’Immacolata. Padre Gérard, parlando del suo zelo missionario, afferma: «Al di là di tutti i metodi, il segreto per toccare e trasformare i cuori è l’amore. Occorre amare, amare nonostante tutto e sempre». Il 22 maggio 1914 il sacerdote celebra l’ultima Messa e dopo 7 giorni, il 29 maggio, muore a 83 anni, nel villaggio fondato presso Maseru, che ha chiamato Roma. San Giovanni Paolo II, nel viaggio apostolico in Africa, lo proclama beato il 15 settembre 1988.

cadarita [at] yahoo.it

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