«Noi vogliamo essere santi come san Luigi Versiglia»

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Il 1° ottobre a Casteggio la Messa con il vescovo a 25 anni dalla canonizzazione del missionario

CASTEGGIO – «Se lui, perché non anch’io?». L’interrogativo posto dal vescovo Mons. Guido Marini in occasione del 25° anniversario della canonizzazione di san Luigi Versiglia è stato un invito personale e urgente. Trasformare la venerazione del missionario salesiano e martire da atto di ammirazione passiva a una chiamata all’azione concreta è stato il cuore dell’appello; fare della domanda una preghiera e soprattutto un “atto di volontà”, una decisione ferma e consapevole: «Sì, lo voglio.» La Messa di mercoledì 1° ottobre è stata presieduta dal vescovo nella parrocchia del Sacro Cuore, accanto a lui erano presenti i parroci don Luca Ghiacci e don Gianni Captini, insieme a diversi sacerdoti dell’unità pastorale e al diacono Angelo Capittini. La celebrazione è stata arricchita dalla presenza del Coro della Comunità pastorale “San Luigi Versiglia” diretto da Giuseppe Ascagni, che ha reso intensa e partecipata la preghiera di tutta l’assemblea. Ad aprire la celebrazione è stata suor Patrizia Gestro, direttrice del Centro missio- nario diocesano, che ha sottolineato l’attualità della testimonianza del santo: «La sua presenza, eccellenza, ci aiuta a riscoprire il valore della santità vissuta nella dedizione quotidiana e nella missione. In san Luigi Versiglia contempliamo un modello di fedeltà, coraggio e amore che continua a parlare al cuore della Chiesa di oggi. La ringraziamo per essere oggi tra noi guida e padre e le affidiamo questa celebrazione, certi che la memoria dei santi rinnova la nostra speranza e ci sprona a camminare con gioia sulle orme di Cristo». Mons. Marini ha sottolineato il significato di questa ricorrenza: «È bello ricordare i 25 anni dalla canonizzazione, significa rendere grazie al Signore che ha fatto dono a questa terra e a questa diocesi di un grande santo missionario». Nell’omelia, sono state proposte tre vie di santità definite anche “perle preziose” che hanno costituito il cammino di san Luigi Versiglia e che sono proposte come un itinerario valido per ogni fedele desideroso di rispondere alla chiamata del Signore. Credere, vivere e annunciare l’amore di Dio come percorsi concreti per ogni cristiano, richiamando le parole di papa Francesco sui “santi della porta accanto”, uomini e donne che vivono la fede nella quotidianità con radicalità evangelica. La celebrazione si è conclusa con un appello a prolungare la grazia di questo anniversario oltre la singola giornata. Richiamando le parole di Papa Leone, il vescovo ha auspicato che l’intero mese possa trasformarsi in una «corale, accorata preghiera per la pace, che da questa terra sale al cielo e ridiscenda come auspicio e forza di pace per tutta la terra, per ogni popolo e per ogni cuore». In questo spirito, l’assemblea ha recitato coralmente l’Ave Maria con l’intenzione esplicita della pace, gesto semplice e profondo che ha suggellato la celebrazione. Il ricordo del santo, nato a Oliva Gessi e martirizzato in Cina, rimane un dono prezioso non solo per la Chiesa tortonese, ma per tutti coloro che desiderano vivere la santità come vocazione concreta, gioiosa e possibile. «O siamo santi o siamo dei falliti e noi non vogliamo esserlo. Vogliamo essere santi, proprio come te. San Luigi, prega per noi».

Suor Roberta Cucca

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