L’Italia non vince ma per la città è lo stesso un successo
Beniamino Gavio soddisfatto dagli apprezzamenti ricevuti per la Nova Arena in occasione della partita della Nazionale di basket
TORTONA – Giovedì scorso la città ha ospitato per la prima volta una partita della Nazionale italiana di basket che era anche la prima di qualsiasi nazionale di sport di squadra e la prima per il basket nella Provincia di Alessandria. È stata una serata di gala ma non di gloria, purtroppo, per la sconfitta subita dagli Azzurri contro l’inarrestabile Islanda, per propri errori commessi nell’ultimo minuto e mezzo, al termine di una partita equilibrata anche se non spettacolare dal punto di vista tecnico. Intanto la Cittadella dello Sport, la struttura creata dall’imprenditore Beniamino Gavio, ha dimostrato tutto il suo valore e la completezza dei servizi, avendo messo a disposizione non solo la Nova Arena per la disputa della partita, ma tutta la Cittadella per quattro giorni a entrambe le squadre. «È una struttura magnifica, in Italia non ci sono realtà analoghe. – ha commentato sodisfatto l’allenatore della Nazionale, Luca Banchi – Siamo stati benissimo, abbiamo lavorato in serenità e abbiamo percepito la sensazione di comunità, il legame con il territorio». Ottimo il colpo d’occhio, con il tutto esaurito in ogni ordine dei 5.000 posti, e con alcuni minuti della partita in cui è regnato addirittura il silenzio come in un incontro di tennis. Dopo questo evento di grande visibilità per la Cittadella, la Nova Arena si candida a ospitare altri appuntamenti a livello nazionale e internazionale, come la fase finale della Coppa Italia femminile che si terrà a gennaio. Grande l’orgoglio di Beniamino Gavio, per gli apprezzamenti verso la struttura intitolata a suo padre Marcellino e suo zio Pietro. «Per la nostra città è un momento memorabile di cui siamo orgogliosi. – ha detto Gavio – Il fatto che la Nazionale abbia scelto di giocare qui significa che abbiamo operato nel modo migliore. Quando si ricevono i complimenti della federazione, dei tecnici, professionisti che girano il mondo e vedono migliaia di strutture è motivo di grande soddisfazione. Credo davvero che si debba lavorare per realizzare i progetti e farli crescere e noi vogliamo che la Cittadella diventi un punto di aggregazione per la nostra città». Alla partita era presente anche il vescovo Mons. Marini che si è unito al tifo per l’Italia.
Stefano Brocchetti

