Le proposte del Cisa per rendere efficace il Piano Socio Sanitario Regionale

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Il presidente Gianluca Silvestri è intervenuto nella commissione del Consiglio del Piemonte

TORTONA – Il presidente del Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale di Tortona (Cisa), Gianluca Silvestri, è intervenuto alle consultazioni della commissione del Consiglio Regionale del Piemonte dedicate all’approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale 2025-2030, dove è stato invitato a formulare alcune proposte per tradurre le linee generali in termini più applicabili sul territorio. Il piano sanitario, approvato a livello regionale, contiene progetti e sviluppi condivisibili, ma l’obiettivo, anche dei consorzi che operano su territorio, deve essere quello di tradurre le enunciazioni in atti concreti, per cui il presidente del Cisa ha spulciato i vari argomenti dei capitoli previsti dall’atto della Regione, sollecitando a rendere più vicini alle necessità dell’utenza diversi elementi. Nel suo intervento, Silvestri ha espresso apprezzamento per l’avvio di un piano «ne- cessario, importante e atteso da anni», sottolineando tuttavia «la necessità di riempirlo di maggiori contenuti concreti per renderlo davvero efficace nel rispondere ai bisogni del territorio». Queste alcune delle principali proposte avanzate da parte del Cisa Tortona: rafforzare l’integrazione tra servizi sanitari e sociali, incrementando le risorse umane, strumentali ed economiche; attivare progetti sociosanitari domiciliari che permettano di evitare l’istituzionalizzazione e ridurre le liste d’attesa, garantendo un’assistenza continuativa grazie alla collaborazione tra operatori socio-sanitari e infermieri di famiglia, «che non siano pillole di aiuti che non risolvono le difficoltà quotidiane di anziani e disabili»; potenziamento della rete con gli enti del Terzo Settore attraverso il finanziamento di progetti proposti dalle associazioni locali, risposte concrete a realtà che operano nel campo del caregiving e dell’assistenza alle persone con demenza o Alzheimer, per cui «il nostro territorio potrebbe diventare un laboratorio di solidarietà, una “Città della Solidarietà” per vocazione, tradizione e cultura». Silvestri ha anche puntato sull’incremento dei posti letto convenzionati nelle strutture residenziali del territorio, per evitare che il peso economico ricada sulle famiglie e sulle strutture e ancora sulla programmazione delle risorse sanitarie e sociali per soste- nere la gestione dei gruppi appartamento realizzati con fondi Pnrr, destinati a giovani adulti disabili. Infine, ha auspicato lo sviluppo di un modello di trasporto sanitario integrato con il Terzo Settore, necessario soprattutto nei territori montani e collinari dove le distanze dai servizi sanitari sono significative.

Stefano Brocchetti

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