I super nonni di Margherita

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Di Carlo Zeme

La nonna Fra arriva con la Panda azzurra che scorrazza Margherita in giro per la città come fosse la freccia raccontata da Gianni Rodari. Legge storie, scopre il mondo insieme a un “Bau” gigante tutto bianco e all’occorrenza canta pure ninna nanne. La nonna Lally ha sempre una fetta di prosciutto cotto da proporti, è esperta nel fare solletico, specialmente sul divano e quando viene a trovarci la puoi sentire già dal pianerottolo che si annuncia e presto indosserà le sue pantofole rosse. Il nonno Gian detto “Gianni” lo trovi in un laboratorio in cui sta costruendo qualche giocattolo oppure sta recitando a memoria un pezzo di Pinocchio e se ha il tempo ti scatta anche una foto. Il nonno Guido detto “Nonnu” sta studiando qualche marachella da combinare insieme, potrebbe proporti l’innaffiatoio in giardino oppure le bolle di sapone da soffiare in un angolo della casa e se glielo chiedi con l’occhiolino ti allungherà certamente un pezzo di focaccia. L’elenco dei nonni di Margherita è nutrito perché la grazia vuole che nella lista ci siano anche i nonni-bis, Gianni e Luisa che, quando li vedi arrivare, vuol dire che c’è aria di festa. Oggi, 2 ottobre, è un giorno speciale perché ricorre la Festa degli angeli custodi e la Festa dei nonni e da quando la nostra vita ha ricevuto il dono della genitorialità, abbiamo scoperto un lato tutto nuovo di chi ci dà un aiuto fondamentale. È emozionante vedere la relazione dei nonni con Margherita, scoprire una confidenza che si costruisce giorno per giorno e sorriso dopo sorriso, sentir parlare una lingua che è impossibile da imparare sulla carta ma che è fatta di esperienze comuni. Quei nonni, quegli angeli custodi che innanzitutto sono stati figli e poi genitori, scoprono a loro volta un nuovo ruolo che la vita può regalare. Il rapporto tra nonni e nipoti è speciale e ogni volta che ci affidiamo a loro per un piccolo dettaglio o per un aiuto sappiamo che possiamo contare su di una fortuna gigante. Anche Margherita lo sa, e così strizza l’occhio per un pezzo di focaccia o un cucchiaino di gelato.

carlo.zeme [at] gmail.com

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