8,7 miliardi: meno soldi per i regali
Di Cesare Raviolo
Natale e le feste di fine anno – si sa – sono da sempre il periodo nel quale regali, cenoni, viaggi… fanno lievitare le spese degli Italiani che, da qualche tempo, vengono destinate agli acquisti del Black Friday, con 1 regalo su 2 comprato durante il periodo di sconti. Quest’anno, però, il tradizionale tour natalizio fra negozi e ristoranti sembra essere meno frenetico del solito. Secondo un’indagine condotta su un campione rappresentativo di 1.500 Italiani maggiorenni tra il 14 e il 19 novembre, dall’istituto di ricerca EMG Different per conto di Facile.it, infatti, la spesa complessiva nazionale per i regali natalizi sarà di 8,7 miliardi di euro, contro gli 11 miliardi del 2024 (20%). Un calo marcato che testimonia le difficoltà economiche con le quali molte famiglie stanno facendo i conti. Non solo, 3 milioni di Italiani sembrano destinati a ridurre il budget per i regali a causa dell’aumento di altre spese familiari essenziali. La spesa pro-capite sarà pari a 204 euro, che sale a 208 (+2%) fra le donne e a 281 euro fra gli over 65 (+37,7%). Differenze di rilievo anche fra le diverse ripartizioni territoriali del Paese. Nel Nord Ovest il budget previsto sarà di quasi 245 euro, superiore del 20% alla media nazionale, mentre Sud e Isole prevedono una spesa di 177 euro pro-capite (13,2%). Per non rinunciare del tutto alle spese per i regali, non pochi Italiani ricorreranno a prestiti finanziari. Una analisi realizzata da mUp Research sempre per Facile.it stima che circa il 18% dei regali sotto l’albero sarà pagato attraverso prestiti personali o formule dilazionate come il Buy Now Pay Later. Un fenomeno che segnala come le famiglie cerchino di mantenere vive le tradizioni anche facendosi carico di un debito che si protrarrà ben oltre le festività. Sulla dinamica della spesa per i regali ha certamente influito l’andamento dei prezzi di alcune merceologie come gli alimentari, il turismo, l’oro e i gioielli. Tra gli alimentari, infatti, nell’arco di un anno, risultano in forte aumento i prezzi del cacao (+21,1%), del caffè (+18,8%), del cioccolato (+9,3%), delle uova (+7,7%), di formaggi e latticini (+6,4%) e della carne il (+5,8%). Il minor budget a disposizione porterà con ogni probabilità a scelte più oculate e a regali più mirati e meno numerosi, con una maggiore attenzione alle offerte e agli sconti. Un approccio pragmatico col quale gli Italiani cercheranno di preservare il significato simbolico dello scambio di doni, adattandolo però alle loro concrete possibilità economiche.
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