Vendemmia al via in anticipo ma…
I primi grappoli colti a Oliva Gessi, 10% di uva in più del 2024, preoccupano i dazi e la crisi di “Terre”
OLIVA GESSI – È partita in anticipo la vendemmia 2025 in Oltrepò pavese, con un aumento di circa il 10% nella quantità delle uve rispetto all’anno scorso. Lo rende noto Coldiretti Pavia in occasione del taglio dei primi grappoli, lunedì scorso, all’azienda agricola “Defilippi” di Oliva Gessi. Qui sono state raccolte le uve bianche per basi spumante, la cui maturazione quest’anno è stata accelerata dalle alte temperature che hanno portato all’inizio della raccolta con un anticipo di una decina di giorni rispetto alla passata stagione. «Rispetto al 2024, che era stata un’annata complicata dal maltempo e segnata da un calo pesante nella produzione di uva, la vendemmia di quest’anno si prospetta decisamente migliore. – spiega Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia – Al momento, secondo le nostre prime stime, è previsto un aumento di circa il 10% nella quantità delle uve rispetto allo scorso anno: le impressioni iniziali sono di un’annata che porterà uva in quantità e di alta qualità, anche se soltanto nelle prossime settimane si potrà avere un quadro più preciso della situazione». Per quanto riguarda le uve rosse, e in particolare la Croatina, sono ancora da valutare le conseguenze sulle piante degli attacchi di peronospora, oltre all’evoluzione climatica dei mesi di agosto e settembre durante i quali le operazioni di raccolta entreranno nel vivo. A essere raccolte per prime sono le uve di Chardonnay per le basi spumante; seguiranno nei prossimi giorni quelle di Pinot Nero. «I primi grappoli che abbiamo colto ci fanno sperare in un’annata molto buona, soprattutto dal punto di vista qualitativo. – sottolinea Federico Defilippi, viticoltore di Oliva Gessi – Per fortuna quest’anno non siamo stati interessati dalle malattie fungine come la peronospora, che invece nel 2024 ci avevano colpito pesantemente». L’avvio della vendemmia arriva in un momento delicato per il settore vino, sia a livello locale, con la crisi della Cantina sociale “Terre d’Oltrepò”, a fronte della quale Coldiretti Pavia chiede con urgenza la nomina di un commissario, sia a livello internazionale, con i dazi Usa che vanno a colpire il principale mercato di riferimento in valore per le cantine tricolori. «Serve una reazione decisa – conclude la presidente di Coldiretti – per ottenere l’esclusione dei prodotti agroalimentari di eccellenza dalla lista dei dazi e garantire sostegno economico alle filiere più colpite».
Oliviero Maggi