Trinità, bella “sconosciuta”
A cura di LIBRERIA SAN MARZIANO TORTONA
In questo periodo la nostra attenzione si è giustamente concentrata sul Natale, l’evento unico, stupefacente e paradossale che ha cambiato completamente il modo di intendere Dio, l’uomo e il rapporto tra loro, perché l’Incarnazione è stata l’atto d’amore rivelativo di un solo Dio nella Trinità delle Persone. Ecco perché, dopo aver contemplato il Bambino Gesù nel presepe, proviamo ad allargare lo sguardo della mente e del cuo- re alla contemplazione del mistero trinitario che, pur insondabile nella sua profondità, in Gesù ci raggiunge e coinvolge.
La libreria propone due agili testi che, in stile colloquiale, con linguaggio semplice, con riferimento a testi biblici noti e all’immagine famosa della Trinità di Rublev, possono aiutarci a capire come “raccordare l’ineffabilità dei ‘Tre’ con le vicende concrete della nostra esistenza umana”. La citazione è tratta dal primo di questi libri O Trinità che adoro! Il Mistero di Dio rivelato da Gesù (Effatà editrice, 2001, ristampa 2020, pp. 112). L’itinerario conoscitivo e la riflessione spirituale qui proposte da Mons. Guido Marini muovono dall’analisi dell’icona di Rublev e prendono in considerazione alcuni brani evangelici – la parabola del figliol prodigo e del buon samaritano, l’episodio di Zaccheo – per una loro rilettura in chiave trinitaria. L’autore si pone poi “alla ricerca del volto dello Spirito Santo”, per togliere il velo che troppo spesso cela la Terza Persona. La croce di Gesù e il sì di Maria completano il percorso al cuore del mistero trinitario.
Si deve a don Angelo Gallitelli l’altro titolo sul tema Amore è relazione. Padre, Figlio, Spirito (Il pozzo di Giacobbe, 2025, pp. 109). Partendo dalla Scrittura e dalla Liturgia, l’autore si prefigge di ripresentare all’uomo d’oggi la bellezza di una “relazione d’amore”, quella che l’evento storico della nascita di Gesù ha rivelato: il nostro Dio non è monade, non è motore immobile, non è il totalmente altro, ma è un Dio che si rivela “famiglia”, espressione dell’amore “dono che si dona”, nella dinamica relazionale dell’Io aperto al Tu che genera il Noi. In questa chiave è da leggere la creazione – a Sua immagine e somiglianza – dell’uomo e della donna, chiamati a essere, a loro volta, dono che si dona.
Due letture facili e profonde per consolidare i frutti spirituali del Natale 2025.
