La gioia dei “buoni figli” per il vescovo

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La Messa nella casa guanelliana “La Pallavicina” di Voghera per il compleanno del fondatore

VOGHERA – Il 19 dicembre, in una giornata illuminata dal calore della condivisione, la casa guanelliana “La Pallavicina” di Campoferro, alle porte di Voghera, ha vissuto una giornata di profonda spiritualità e gioia. L’occasione è stata la ricorrenza della nascita di san Luigi Guanella, un anniversario che quest’anno ha assunto un significato ancora più alto grazie alla visita straordinaria del vescovo Mons. Guido Marini. Il suo arrivo è stato accolto da un clima di autentica emozione. I ragazzi hanno mostrato grande entusiasmo nel partecipare alla Santa Messa da lui celebrata. Edoardo, uno degli ospiti della casa, ha colto subito l’essenza del- l’evento: «È stato bello averlo qui, ha parlato con noi molto umilmente». Un’impressione confermata anche da Roberto, che ha aggiunto: «È bravo, è stato molto simpatico con noi». Durante la celebrazione eucaristica, il vescovo si è rivolto ai presenti, lasciando un messaggio che è risuonato come un augurio speciale per le festività: «Pensate una casa in cui risuona la meraviglia per la nascita di Gesù, che è Dio con noi, per noi e in noi. Questo ho voluto trasmettervi oggi per aiutare tutti quanti noi a vivere bene questo Natale». Questo invito alla “meraviglia” ha trovato un momento di svolta interiore in Angela: «Conoscerlo è stato molto emozionante e mi ha resa felice. Mi ha fatto venire voglia di esserepiù praticante.» Marcella ha ricordato con orgoglio il suo servizio all’altare: «Il vescovo mi ha fatto i complimenti per come ho servito Messa», mentre Adana ha raccontato con commozione un momento di vicinanza fisica e spirituale: «Ha benedetto la mia croce, mi ha abbracciata e si è congratulato per come ho letto durante la celebrazione». Questi gesti — un abbraccio, una benedizione, un complimento per un compito svolto bene — raccontano come qualcosa di semplice possa avere un valore incredibilmente importante. Nel giorno del compleanno san Guanella, la sua eredità è apparsa più viva che mai, impressa nei sorrisi e nella gioia dei suoi “buoni figli”.

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