Il Rosario per la pace per la chiusura del mese mariano

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La processione presieduta da Mons. Marini dalla Cattedrale alla Guardia con la statua della Maria Regina degli Zingari

TORTONA – Si è svolta con festosa solennità la tradizionale processione unitaria delle parrocchie cittadine sabato 31 maggio alla fine del mese dedicato alla Madonna, invocata con la preghiera del S. Rosario. La lunga scia luminosa dei flambeax si è snodata dalla Cattedrale, lungo via Emilia e corso don Orione, per raggiungere il santuario della Madonna della Guardia. Promossa dall’Azione Cattolica, che ha preparato le meditazioni sui misteri, ha avuto come intenzione di preghiera la pace, accoratamente sostenuta dal vescovo Guido, anche nella sua riflessione con- clusiva. «La pace – ha detto – incomincia dal cuore di ciascuno ed è possibile, sempre, quando il cuore custodisce la grazia di Dio ed è attento e aperto ai suoi richia- mi d’amore verso ogni uomo». Un semplice, ma molto significativo, segno in tal senso è venuto proprio da questa iniziativa che è stata organizzata insieme con la Comunità dei Sinti di Tortona, che hanno condiviso con gioia la loro devozione a Maria Regina degli Zingari. Su un simbolico carro è stata portata la statua della Vergine con il Bambino, incoronata nel 1965 da Paolo VI e peregrinante, in questo anno giubilare, fra le varie comunità di Sinti e Rom, come ha spiegato don Massimo Mostioli, sacerdote pavese impegnato nella pastorale per i Sinti, nel suo saluto iniziale. Lungo il percorso, le chitarre gitane e i canti mariani in lingua “romanì” hanno accompagnato la re- cita delle decine, affidata anche ai numerosi bambini. Erano presenti il sindaco Federico Chiodi e l’assessore Giordana Tramarin. Tutti – uomini e donne, religiosi e laici, autorità e popolo – hanno camminato insieme, fianco a fianco, modulando il passo, portando ciascuno la propria piccola luce: metafora bella di quella “concordia” (letteralmente con cuore) da tradurre nel quotidiano, per costruire davvero la Pace. La “tavola dolce” finale, allestita nel piazzale del santuario, immancabile segno della tipica ospitalità dei Sinti, ha suggellato questa indimenticabile serata… di concordia.

Luisa Iotti (Foto: Luigi Bloise)

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