È stata l’anima della festa
Di Carlo Zeme
Ho sempre partecipato alle feste, ai compleanni, alle ricorrenze e a tutti quei momenti di aggregazione senza esserne il protagonista, il centro, quello che faceva partire il trenino; però in quelle feste spesso c’ero ed ero anche di compagnia. C’è stata addirittura una stagione della mia vita in cui sono andato in discoteca tutti i sabati sera, ma non ci andavo per la musica o per scatenarmi in pista, ci andavo semmai per il panino con la salamella appena fuori oppure il cornetto caldo all’Autogrill, ci andavo per i chilometri di notte a serata finita come cantava Ligabue tra Certe Notti e Sogni di Rock’n roll. Questo fine settimana però, come ai vecchi tempi, una festa l’abbiamo vissuta da vicino, occasione importante: Gioele, lo zio Gioele si è laureato! Corona d’alloro, nastro rosso e appuntamento il venerdì sera per l’ora di cena. Margherita per l’occasione sfoggia il vestitino rosa. L’arrivo sul passeggino le sta subito stretto e chiede di poter scendere e noi più grandi comprendiamo dal momento che ci accoglie una tavola imbandita da sgranare gli occhi. L’accoglienza per noi tre è molto calorosa ma è la più piccola invitata ad avere tutti gli occhi addosso. Prima un pezzo di focaccia, poi una fetta di pizza e infine qualche patatina gusto barbecue. Il momento di scatenarsi è dietro l’angolo, come nelle feste che si rispettino c’è la richiesta al deejay e a questo punto non ci sono dub- bi: Cuoricini dei Coma_Cose. Il pezzo parte e al ritornello tutti ballano intorno alle manine alzate al cielo di Margherita. Quando entra in scena la torta, tutti vengono rapiti dalla crema pasticcera e il pistacchio mentre dal basso arriva la vocina di Margherita in onore dei mirtilli: «Tilli, tilli» con l’esultanza per il suo frutto preferito usato come decorazione. Foto di rito con lo zio e pure un biscotto rubato dal tavolo dei dolci. Margherita si congeda dispensando baci agli invitati e alle 11 di sera, dopo aver stracciato ogni buona abitudine cementata negli ultimi mesi, crolla nel seggiolino dell’auto. Be’, è stata l’anima della sua prima festa, ha già superato il record di papà.
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