“Pellegrini di Speranza. Bovo, Contardo, Rocco”
L’evento. La mostra dedicata ai tre santi al Museo Diocesano di Tortona (MuDi) dal 15 maggio (inaugurazione alle ore 17.30) al 30 novembre
DI DANIELA CATALANO
In occasione dell’Anno Giubilare 2025 la Diocesi di Tortona propone un importante appuntamento culturale che unisce arte, devozione e ricerca storica: la mostra Pellegrini di Speranza. Bovo, Contardo, Rocco, in programma dal 15 maggio al 30 novembre presso il Museo Diocesano. L’idea nasce in risposta al desiderio della Cei di realizzare, in questo speciale anno di grazia, un evento in cui i beni ecclesiastici favoriscano la crescita spirituale. L’iniziativa è promossa a livello nazionale dalla Conferenza Episcopale Italiana con il titolo “Nel tuo Nome. L’Arte parla di Comunità” ed è declinata all’interno della Consulta Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte nel progetto interdiocesano “Comunità in Cammino”. La mostra di Tortona, allestita dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi in collaborazione con la Commissione di Arte Sacra e inserita nel calendario regionale “Comunità in Cammino” promosso dalla Consulta BCE del Piemonte, è curata da Lelia Rozzo, responsabile del Museo Diocesano di Tortona e dallo studioso Emiliano Stefenetti.
Tre santi, un cammino condiviso di fede e arte
«Tre figure di santi profondamente radicate nella tradizione del nostro territorio, – ha detto Rozzo – la cui presenza ha segnato in modo significativo la vita delle comunità locali, lasciando un’impronta duratura non solo sul piano della devozione popolare, ma anche sotto il profilo storico e artistico». L’esposizione si concentra su tre figure emblematiche della fede popolare: san Bovo, san Contardo e san Rocco, santi pellegrini uniti da un culto profondamente radicato nel Tortonese. Il progetto restituisce al pubblico la ricchezza della loro rappresentazione artistica e spirituale, evidenziando anche le peculiarità iconografiche e devozionali che si sono sviluppate nei secoli. Il percorso espositivo è suddiviso in più sezioni tematiche, con oltre 45 opere tra dipinti, sculture, incisioni, oreficerie e oggetti liturgici, alcune delle quali esposte per la prima volta al pubblico. Le opere provengono dalle parrocchie della Diocesi di Tortona e da importanti istituzioni ecclesiastiche e museali italiane. Tra i capolavori in esposizione figurano: il Polittico di San Bovo di Manfredino Boxilio (1495), opera fino a oggi conosciuta solo attraverso una fotografia in bianco e nero, ed esposta al pubblico per la prima volta; la Madonna col Bambino in trono e i Santi Francesco, Antonio Abate e Bovo del Guercino (1616-1617); i Santi Geminiano, Omobono e Contardo di Francesco Stringa (1699 circa). Il percorso dedicato a san Rocco sarà il più ampio, documentando l’evoluzione della sua iconografia dal XVI al XIX secolo, mentre san Bovo e san Contardo avranno ciascuno una sala monografica, dove saranno esposte opere provenienti da Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia. Una sezione specifica sarà invece dedicata alla devozione popolare, con reliquiari, ex voto e manufatti liturgici delle chiese del territorio. Un’attenzione particolare sarà rivolta anche al patrimonio librario: presso la Sala dei Beni Archivistici e Librari del Museo Diocesano sarà allestito uno spazio con documenti inediti e testi antichi dedicati ai tre santi, provenienti dall’Archivio Storico Diocesano, dall’Archivio Comunale di Voghera e da biblioteche diocesane.
Una mostra che parla al presente
«Uno degli obiettivi principali era approfondire e valorizzare il patrimonio storico-artistico della Diocesi, un lavoro di ricerca che ha condotto a significative riscoperte, oggi presentate al pubblico per la prima volta. A queste si affiancano prestigiosi prestiti extradiocesani, che hanno permesso di costruire un percorso espositivo organico, coerente e di alto valore culturale» – ha spiegato Emiliano Stefenetti, co-curatore della mostra. L’esposizione si propone come occasione di studio e di valorizzazione del patrimonio artistico diocesano, grazie anche alla presentazione di nuove attribuzioni, scoperte documentarie e restauri recentemente condotti su cinque opere di rilievo, tra cui una grande tavola lombarda del XVI secolo. Gli interventi conservativi sono stati possibili grazie al sostegno della Regione Piemonte, della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e della Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia, in sinergia con i fondi Cei e le realtà locali. Un supporto fondamentale per la realizzazione del progetto è stato offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, dalla Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia, dai Club di service del territorio, Lions Club Tortona Host e Tortona Castello, i Rotary Club di Tortona, il CIF – Centro Italiano Femminile di Tortona, il Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio – Delegazio- ne Lombardia, la Piber Group e la SIPBC (Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali Delegazione Tortonese) che insieme hanno reso possibile l’esposizione di opere di grande valore storico-artistico come quelle in mostra.