Volpedo ringrazia Bisio

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Consegnato il “Quarto Stato” al “Maestro da Gerola”

VOLPEDO – Si è svolta domenica 10 novembre, presso la sala dell’ex Soms, la tradizionale cerimonia di assegnazione del premio “Quarto Stato”. Per l’XI edizione tale riconoscimento è stato assegnato all’artista “Pietro Bisio da Gerola”, come lui stesso ama definirsi. Dopo i saluti istituzionali da parte del vicesindaco di Volpedo Elisa Giardini e del sindaco di Casei Gerola Leonardo Tartara, a prendere la parola sono state Emanuela Bonadeo e Aurora Scotti, per avviare una conversazione con l’artista, creando un dialogo sia con il pubblico presente sia con il “Quarto Stato” alle sue spalle. Sottolineare le ragioni per cui la scelta sia caduta su Bisio ha permesso di portare all’attenzione due peculiarità importanti di questa edizione. Da una parte si è voluto dedicare uno spazio alla persona e alla storia di Bisio, dall’altra, il riconoscimento è stato conferito, per la prima volta, a un artista. Il dialogo si è rivelato molto arricchente per conoscere l’artista come persona dal carattere genuino e generoso (come dimostra il dono di molte opere anche alla sala dell’ex Soms di Volpedo, tra cui “Il nudo rosso” presentato per la premiazione), ma soprattutto come artista che nel tempo ha ripercorso in modo personale e incisivo le orme di Pellizza. L’attenzione al pittore volpedese, “un artista figurativo della contadinità”, nata sin dagli anni in cui era studente all’Accademia di Brera e allievo del Maestro Carpi, è stata determinante per indirizzare le opere di Bisio verso il mondo del lavoro e la società nella sua evoluzione degli ultimi decenni. Motivo peculiare che lo lega al genio pellizziano è stata per Bisio la volontà di usare l’arte come mezzo incisivo per portare all’attenzione i continui cambiamenti sociali, quasi con un nascosto e preminente senso di nostalgia di un passato che non tornerà più.

“Ultimo rappresentante di una generazione che ha fatto della pratica del vero uno strumento di analisi sociale e di denuncia per una condivisione iniqua del benessere, per l’usurpazione dell’ambiente, per la perdita di identità e di valori in nome della ricchezza materiale”, queste sono solo alcune delle motivazioni addotte per il conferimento del premio.

Maddalena Baschirotto

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