Veglia Missionaria diocesana: “Battezzati e inviati” per portare al mondo il Vangelo

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CORVINO SAN QUIRICO – Quest’anno Papa Francesco, in occasione del centenario dell’enciclica “Maximum Illud” di Papa Benedetto XV, ha istituito ottobre come “Mese Missionario Straordinario”. Tra i numerosi appuntamenti che declinano la “missione ad gentes”, quello centrale è la Giornata missionaria mondiale che si è tenuta il 20 ottobre sul tema “Battezzati e inviati. La Chiesa di Cristo in missione nel mondo”.

Anche la Veglia missionaria diocesana, svoltasi venerdì 18 ottobre nel santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo, ha riflettuto su questo argomento ed è stata vissuta come un intenso momento di preghiera per ravvivare la “convinzione che Gesù Cristo è la risposta alle nostre necessità più vere e più profonde”.

Il canto della Corale del Santuario, diretta da Lucia Pedrazzi, ha aperto la funzione e ha accolto l’ingresso del celebrante. Dopo l’introduzione, a cura di don Stefano Calissano, direttore dell’Ufficio Missionario diocesano, il Vescovo ha invocato lo Spirito Santo sui cinque continenti, rappresentati ciascuno da un cero colorato.

Sono seguite le letture del salmo 112, del brano degli Atti degli Apostoli (10,3443) in cui si parla dei cristiani come battezzati e quando Mons. Vittorio Viola ha benedetto l’acqua, sono state rinnovate le promesse battesimali. Poi, i fedeli, in fila ordinata, si sono avvicinati al fonte dell’acqua benedetta per bagnarsi la mano e fare il segno di croce per invocare la protezione dello Spirito e per affermare l’appartenenza alla grande famiglia degli amici di Gesù. Prima della sua riflessione, il Vescovo ha invitato a parlare don Gerardo, sacerdote indiano che partirà per la sua terra d’origine, dove andrà a evangelizzare e ad annunciare Gesù Cristo.

Nelle sue parole si è potuto cogliere l’urgenza della missione intesa come dono della propria vita nelle mani del Signore per la costruzione del suo regno.

Don Gerardo ha chiesto di pregare per lui e per tutti i suoi confratelli che spesso sono uccisi in nome della loro fede.

Il pastore diocesano, prendendo poi la parola, ha ringraziato don Gerardo per la “testimonianza preziosa”, in grado di far capire come nella semplicità e nel nascondimento si possa dimostrare la propria appartenenza a Cristo. “Noi cristiani – ha detto Viola – siamo stati raggiunti dalla potenza dello Spirito, battezzati nella fede della Chiesa e avvolti dall’amore che ci ha salvato e non possiamo pensare di trattenere questo amore per noi”.

“La Chiesa – ha detto ancora il Vescovo – non può non vivere lo stesso amore che il Signore ha effuso sul mondo con la sua croce. Per questo tutti siamo chiamati a riscoprire la forza missionaria”.

Dopo la preghiera dei fedeli e la recita di un testo di suor Teresina Caffi, missionaria saveriana, l’assemblea ha recitato insieme il Padre Nostro. Prima della benedizione finale, Mons. Viola ha ringraziato tutti i membri dell’Ufficio Missionario, il vicario generale mons. Mario Bonati, il rettore del santuario don Giorgio Murtas e i confratelli orionini, il parroco di Corvino San Quirico, don Luciano Daffra e i diversi sacerdoti intervenuti.

A tutti è stato distribuito un flaconcino contenente l’acqua benedetta per portare nel mondo la forza vivificante del battesimo.

Daniela Catalano

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