Il Comune cerca sponsor per le vetrine

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Troppi negozi vuoti, 30 nell’anello del centro storico

STRADELLA – Il Comune a caccia di sponsor per abbellire le vetrine dei negozi sfitti nel centro storico, dove ci sono ancora troppe saracinesche abbassate. A settembre aveva iniziato direttamente il sindaco Alessandro Cantù, che aveva posizionato una vetrofania con le colline oltrepadane su un negozio di proprietà della sua famiglia in via XXVI Aprile, mentre ora, in vista delle festività natalizie, il “Club del Buttafuoco storico” di Canneto Pavese ha voluto fare gli auguri a tutta la cittadinanza con una decorazione su un negozio vuoto ormai da anni in via Trento. È questa una delle azioni (ci aveva provato anche Broni qualche anno fa con le foto storiche della città sulle vetrine delle attività chiuse) che l’amministrazione comunale ha deciso di mettere in campo per fermare la crisi delle attività commerciali (sono una trentina le vetrine vuote nell’anello del centro storico, nelle vie centrali e tra le due piazze), che per la prima volta nell’ultimo anno ha colpito anche Stradella, dove il rapporto tra aperture e chiusure di esercizi commerciali è stato negativo. «Insieme al sindaco Cantù stiamo cercando nuovi sponsor, che, a prezzi davvero minimi, vogliano mettere il loro logo sulle vetrine dei negozi sfitti, in attesa che riaprano ancora. – sottolinea l’assessore al Commercio e promozione territoriale, Andrea Frustagli, che segue il progetto – Prossimamente ci saranno nuove adesioni e ci auguriamo che altre realtà del territorio vogliano contribuire a rendere Stradella più bella anche sotto questo aspetto».

Le vetrofanie dovranno, comunque, mettere in risalto aspetti peculiari del territorio oltrepadano: «Le colline e il vino sono due simboli del nostro territorio e le altre decorazioni dovranno andare in questa direzione. – aggiunge Frustagli – Questo in un’ottica di valorizzazione della nostra città e dell’Oltrepò pavese».

L’amministrazione comunale, inoltre, sta lavorando su ulteriori agevolazioni da offrire per incentivare l’apertura di nuove attività commerciali: già il prossimo anno la tassa rifiuti (Tari) per le utenze non domestiche sarà ridotta fino al 13% per particolari categorie di negozi, ma il Comune vuole anche spingere sui proprietari degli immobili in modo che contengano i canoni di affitto, che sono il principale ostacolo agli investimenti nel commercio; in centro storico, infatti, alcuni canoni di locazione toccano addirittura i 2000 euro al mese, una cifra spesso insostenibile soprattutto per chi deve avviare da zero una nuova attività.

Oliviero Maggi

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