“I Boxilio, una famiglia di pittori”

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Inaugurata al Museo di Arte Sacra la mostra dedicata agli artisti tortonesi

 

TORTONA – Si è svolta venerdì 7 dicembre, alle ore 18, presso il Museo Diocesano, l’inaugurazione della mostra intitolata “I Boxilio. Una famiglia di pittori tortonesi tra ’400 e’ 500”.

Alla presenza del Vescovo, Mons. Vittorio Viola, all’evento è intervenuta Lelia Rozzo, responsabile dell’Ufficio dei Beni Culturali, per esporre al pubblico l’idea fondante di questa iniziativa: il restauro di un polittico, conservato nella chiesa parrocchiale di Carbonara, della bottega pittorica dei Boxilio.

Sono seguiti poi i ringraziamenti alle autorità presenti, nonché agli enti finanziatori del progetto quali la Cassa di Risparmio di Tortona e la Banca Fideuram. Valeria Moratti, funzionario della Soprintendenza del Piemonte, ha preso successivamente la parola per esporre dettagliatamente le varie fasi dell’opera di restauro del polittico, con la collaborazione di Donatella Gabba, dello studio Gabbantichità. L’iniziativa di ripristino del polittico di Carbonara parte innanzitutto dal progetto di Intesa San Paolo “Restituzioni 2018”, programma biennale di restauri d’opere d’arte appartenenti al patrimoni artisticoculturale italiano. Per tale riconoscimento il polittico è infatti stato esposto recentemente alla Reggia di Venaria insieme ad altre lavori artistici.

Legandosi a questa precedente iniziativa, l’idea della mostra vuole quindi mettere in relazione tale progetto di restauro con altri due manufatti artistici altrettanto prestigiosi: il trittico di Pozzolo Formigaro, “Vergine con il Bambino tra i Santi Bartolomeo e Sebastiano”, firmato da Franceschino nel 1507, di proprietà della Provincia di Alessandria, custodito nel salone di ricevimento di Palazzo Ghillini, e il grande polittico della Visitazione, firmato nel 1503 da Giovanni Quirico, conservato nella quadreria dell’Ospedale di Vigevano.

I nomi di Franceschino e di Giovanni Quirico si legano inoltre al tema dominante della mostra diocesana: la celebrazione della memoria storicoartistica della famiglia dei Boxilio. Si trattò di un’illustre bottega tortonese che vide come fondatori i fratelli Manfredino e Beltramo, e la cui eccellenza si estese nel territorio piemontese e lombardo, tanto da attestare l’intervento di Manfredino nel 1490 presso il Castello Sforzesco di Milano per la decorazione della Sala della Balla.

Il restauro del polittico di Carbonara ha portato alla luce, grazie anche all’analisi di carteggi e documenti, dettagli interessanti quali la sovrapposizione di vari strati di lavorazione, dovuti ad altri passati interventi di ripristino. L’uso di tecniche avanzate, quali la riflettografia, e le indagini preliminari di alcuni strumenti diagnostici hanno inoltre permesso di riportare all’attenzione le finezze e le minuzie del lavoro artistico di una famiglia illustre del passato del nostro territorio.

Per questo motivo sono state predisposte alcune aperture di chiese della Diocesi per concedere al pubblico di ammirare, tramite visite guidate organizzate dai volontari di associazioni culturali, altre opere della scuola pittorica dei Boxilio. All’interno di questo circuito saranno comprese la Pieve di Novi, l’Abbazia di Rivalta, la chiesa di Santa Maria Assunta di Pontecurone e la Pieve di Volpedo. A prendere infine la parola è stato Fausto Meotti, amministratore dell’azione dei volontari presso l’Abbazia di Rivalta ed esperto nella valorizzazione delle opere conservate all’interno di questa, per presentare il Calendario di Eventi presso l’Abbazia previsti per il 2019. Per l’anno a venire sono previste iniziative per portare all’attenzione del pubblico un’opera di affresco firmato dai Boxilio, oltre alla promozioni delle numerose raffigurazioni di santi. Prima della visita guidata alle opere in esposizione, è intervenuto il Vescovo Mons. Vittorio Viola. Le sue riflessioni hanno voluto premiare l’impegno profuso per rendere, tramite questi progetti, il territorio tortonese un ambiente aperto. L’arte sacra, in questo senso, costituisce un tesoro che racchiude simultaneamente bellezza e verità, considerando gli ornamenti artistici che riportano straordinariamente il messaggio di rivelazione della Parola di Dio. L’azione di custodia e di conservazione di tali opere d’arte permette infine di ammirarle nel modo in cui sono state concepite agli albori.

La mostra sarà visitabile fino al 10 marzo, sabato e domenica, dalle 15.30 alle 18.30, e eventualmente altri giorni su prenotazione.

Maddalena Baschirotto

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