Continua la lotta contro l’amianto

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Broni, l’impegno dell’assessore regionale Cattaneo e la bonifica di tre edifici

BRONI – Due notizie di particolare importanza segnano in questi giorni il cammino di liberazione dall’amianto che sta compiendo la città di Broni, mentre continuano nei tempi regolari i lavori di bonifica del secondo lotto dell’area ex Fibronit. La prima arriva dalla Giunta della Regione Lombardia che ha approvato, su iniziativa dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, la proposta da inoltrare al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di riperimetrazione del Sito di interesse nazionale (Sin) di Broni e di estensione del nuovo perimetro del sito all’intero del comune di Broni e di quello di Stradella.

Non si tratta di un passaggio di poco conto perché permetterebbe di aiutare concretamente anche i privati cittadini a rimuovere tutte quelle decine di migliaia di metri quadrati di coperture in amianto disseminate sul territorio, la cui bonifica stenta a procedere proprio per il costo elevato dello smaltimento e l’assenza di incentivi pubblici ad ampio raggio nelle aree dei due comuni più colpiti dal problema.

L’idea di ridefinire il perimetro del Sito di interesse nazionale di Broni, con l’inserimento dell’intero territorio dei comuni di Broni e di Stradella, risponde a una logica di tutela della salute dei cittadini e di tutela dell’ambiente. Decisivo l’interessamento dell’assessore Cattaneo che proprio due settimane fa aveva partecipato a Broni al convegno sullo stato della bonifica e aveva visitato l’ex Fibronit: “Con questa delibera abbiamo chiesto ufficialmente al Ministero dell’Ambiente la riperimetrazione del Sin, estendendolo all’intera area dei comuni di Broni e Stradella, come da loro richiesto.

La priorità di Regione Lombardia infatti è di favorire in modo concreto la più rapida bonifica dell’intero territorio interessato, in piena collaborazione con tutte le istituzioni locali. A questo punto ci auguriamo che il Ministero riconosca la riperimetrazione e stanzi le risorse adeguate per gli interventi in questa area più estesa”. L’altra buona notizia riguarda tre edifici pubblici contenenti amianto che si trovano in città: le ex scuole elementari di viale Gramsci, la palazzina del centro trasfusionale Avis nel retro dell’ospedale Arnaboldi e il liceo Scientifico. Il prossimo 3 settembre a Roma nella sede del Ministero dell’Ambiente si terrà la conferenza dei servizi che dovrà discutere il progetto di bonifica dei tre edifici, già inseriti dal 2017 nel Sito di interesse nazionale. A Roma sarà presente ancora una volta il sindaco di Broni Antonio Riviezzi che, nell’esprimere soddisfazione per entrambe le notizie, fa notare come la conferenza romana “rappresenterà un ulteriore passo verso la liberazione di Broni dall’amianto, possibile solo grazie ad un sinergico e proficuo lavoro di squadra.

L’auspicio è che, in quell’incontro, si possa arrivare all’approvazione del progetto così che possano iniziare i lavori di bonifica”.

Riguardo all’allargamento del Sito a tutto il territorio comunale, Riviezzi sottolinea che si tratta di “un risultato di fondamentale importanza per il presente e il futuro del nostro territorio. A nome di tutta la città di Broni, – ha detto Riviezzi – ringrazio l’assessore regionale Cat-taneo che proprio qui a Broni durante il convegno di sabato 22 giugno aveva preso l’impegno di perorare la causa della riperimetrazione presso il Ministero dell’Ambiente, e così ha fatto portando avanti l’istanza in tempi brevissimi con grande serietà ed impegno”.

Marco Rezzani

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