Buoni propositi per la “Pernigotti”

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Segnali positivi dall’azienda

NOVI LIGURE – In città c’è un altro tema caldo (oltre al caso “Ilva”) e di estrema attualità che è la vicenda Pernigotti.

I proprietari della famosa ditta dolciaria in questi giorni parlano di rilancio dell’azienda, affermano di voler riportare a Novi due linee di produzione e addirittura la costruzione di un nuovo stabilimento con annesso museo del cioccolato.

Questo quanto emerso dall’ultimo tavolo ministeriale.

Insomma, tanti buoni propositi, ma con la convinzione che manchi concretamente una quantificazione realistica degli investimenti che si vogliono fare.

Si tratta del solito triste balletto dei vertici di questa azienda che prima vuole chiudere e ora invece vuole ingrandirsi.

La novità più sostanziale riguardante il piano industriale dei prossimi quattro anni (20202024) è quella circa la scelta di riportare a casa la produzione di creme spalmabile e di tavolette, attualmente prodotte in Turchia, con l’incremento della produzione degli ovetti ormai da anni ha segnata ditte esterne. Nell’ultimo tavolo delle trattative, svoltosi a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, erano presenti i rappresentanti del Mise e del Ministero del Lavoro, della Regione Piemonte, del Comune di Novi Ligure, della proprietà della società e delle organizzazioni sindacali. Al termine dell’incontro il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, si è così espresso: ‹‹Lo chief financial officer di Pernigotti, Pierluigi Colombi, ha illustrato le linee programmatiche dell’azienda ribadendo l’intenzione, già anticipata nell’incontro di ottobre, di proseguire nella produzione diretta del cioccolato. Colombi, inoltre, ha manifestato varie ipotesi: la ristrutturazione dello stabilimento esistente, la ricerca di una costruzione idonea a una ricollocazione, la ricerca di un’area per la costruzione di un nuovo sito produttivo.

L’amministrazione comunale ha ribadito la massima disponibilità a livello urbanistico per favorire le intenzioni della Pernigotti, a condizione che la produzione rimanga nel territorio di Novi a sostegno dell’occupazione››.

v.d.

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